Sospensioni
Criteri di sospensione
In alcuni casi, il medico può impedire al candidato di effettuare la donazione, a causa di valori non corretti dei componenti del sangue, della pressione arteriosa o per patologie ed eventi di vario tipo.
Il donatore che riceve la sospensiva deve accettarla serenamente, come un’opportunità di tutela della salute per se stesso e per gli altri, e riprovare a donare non appena gli è nuovamente consentito.
In altri casi la sospensione del donatore può invece essere definitiva; ad essa è sempre associata la prescrizione da parte del medico di esami ed accertamenti specifici e gratuiti.
Altra causa di sospensione può essere la precedente permanenza in zone a rischio di malattie endemiche, da 1 a 6 mesi, al termine dei quali il Centro Trasfusionale può ritenere necessario un esame per la verifica di eventuale contagio infettivo.
Per il dettaglio si veda la mappa sottostante (realizzata da Federico Rosselli e dalla Dott.ssa Fiorella Scognamiglio, Avis Provinciale Parma):
Di seguito è riportato un elenco dei principali motivi di sospensione temporanea (tra parentesi il periodo di attesa necessario per tornare a donare); per ogni ulteriore informazione è possibile contattarci o rivolgersi direttamente ai medici del Centro Trasfusionale.
Assunzione di Tachipirina (5 giorni)
Assunzione di antibiotici o antimicotici (2 settimane)
Ciclo mestruale (si consiglia di programmare la donazione almeno 5 giorni prima o dopo la conclusione)
Febbre maggiore di 38°C, malattie infettive acute (2 settimane)
Interventi chirurgici minori (1 mese)
Cure odontoiatriche minori (48 ore)
Procedure dentistiche, impiantologia ed estrazioni (7 giorni)
Anoressizzanti (1 mese)
Vaccinazione BCG, antivaiolo, antipoli (orale), antimorbillo, antiparotite, antirosolia, antifebbre gialla (1 mese)
Interventi chirurgici di rilievo (4 mesi)
Tatuaggi e body piercing (4 mesi)
Endoscopia o uso catetere con strumenti flessibili (4 mesi)
Trasfusione di sangue, emoderivati, trapianto di tessuti e/o cellule staminali (4 mesi)
Rapporti sessuali occasionali a rischio di trasmissione malattie infettive (4 mesi)
Esposizione accidentale al sangue o a strumenti contaminati da sangue (4 mesi)
Mononucleosi, malattia di Lyme, CMV, toxoplasmosi (6 mesi)
Gravidanza o aborto (6 mesi)
Epatite A (1 anno)
Contatto diretto con epatici (1 anno)
Vaccinazione antirabbica e somministrazione di siero di origine animale (1 anno)
TBC, febbre reumatica, febbre Q, brucellosi, osteomielite (1 anno)
Soggiorno in zona ad endemica malarica: assenza di sintomatologia (6 mesi), presenza di episodi febbrili (3 anni)